Tornano le attività in piscina
I ragazzi insieme all‘educatore Daniele Gullia riassaporano le sensazioni che solo l’acqua può amplificare.
Con lo stesso entusiasmo e con ottiche di intervento di tipo motorio, riabilitativo e sportivo-sociale, gli ospiti del Serafico possono di nuovo scoprire le potenzialità dei propri corpi in un ambiente che permette risposte altrimenti impensabili.
“I ragazzi di ogni età quando entrano in acqua controllano le emozioni attraverso uno schema corporeo. Ed è grazie ai movimenti che compiono e ai giochi che l’acqua permette di fare che posso conoscere ognuno di loro e capire come lavorare al meglio”.
Daniele Gullia spiega quanto siano importanti le attività svolte all’interno della piscina dell’istituto. Perché anche grazie a un approccio ludico la muscolatura e il controllo respiratorio compiono esercizi impensabili in un’altra dimensione. “In base alla disabilità di ognuno dei nostri ragazzi insieme al fisioterapista e al logopedista, creiamo un piano di lavoro individuale”. E con l’acqua calda che scioglie i muscoli e agli scivolamenti che Daniele aiuta a compiere, i ragazzi sentono lo scorrere dell’acqua e percepiscono la presenza dei muscoli all’interno del proprio corpo.
“I benefici che si ottengono sono molteplici e spaziano dal miglioramento delle funzioni respiratorie, a un ciclo del sonno più regolare fino a un netto miglioramento dell’aspetto posturale in modo particolare per i ragazzi non vedenti”. Un lavoro che nasce dall’empatia che si instaura tra Daniele e ogni bambino perché la chiave sta nel far vivere il gioco e l’esercizio proposto in modo sempre positivo. “Per ognuno c’è una strategia e dopo anni posso dire che i risultati ottenuti in acqua sono sempre i più sorprendenti”.
Inoltre, quando le normative lo permetteranno, i ragazzi potranno riprendere le attività sportive nella piscina comunale nell’ambito di Special Olympics. “Oltre a un allenamento di tipo atletico, la partecipazione alle gare tra pari permette di imparare aspetti importantissimi della socializzazione come il rispetto delle regole e dei turni. Inoltre fa superare il senso di frustrazione perché ogni atleta entra in acqua sapendo di poter arrivare primo”.